lunedì 18 settembre 2023

Il realismo magico mescolato magistralmente con il colore e il calore della cultura brasiliana, attraverso la storia di una donna affascinante e sensuale. L’eterno contrasto tra l'eccitazione e la stabilità, l'amore e la razionalità, il tutto in un contesto di cucina deliziosa e di feste travolgenti. Con un tocco di magia e umorismo, il lettore viene trasporato in un viaggio attraverso l'anima del Brasile, celebrando la vita, l'amore e le sue contraddizioni.

Dona Flor e i suoi due mariti è un romanzo di Jorge Amado, pubblicato nel 1966. Il romanzo è ambientato a Salvador de Bahia, in Brasile, e racconta la storia di Dona Flor, una donna vedova che si risposa con un uomo molto diverso dal suo primo marito.

Dona Flor è una donna bella e sensuale, ma è anche una donna forte e indipendente. Il suo primo marito, Vadinho, è un uomo affascinante e irresistibile, ma è anche un giocatore d'azzardo, un donnaiolo e un ubriacone. Dona Flor lo ama profondamente, ma la sua vita con lui è costellata di difficoltà e di sofferenza.

Dopo la morte di Vadinho, Dona Flor si risposa con Teodoro, un uomo onesto e laborioso, ma molto timido e riservato. Dona Flor è inizialmente felice con Teodoro, ma presto si rende conto che la sua vita è diventata monotona e noiosa.

Un giorno, Vadinho torna in spirito e inizia a sedurre Dona Flor. Dona Flor è combattuta tra la sua passione per Vadinho e il suo amore per Teodoro. Alla fine, Dona Flor decide di vivere con entrambi i mariti, in un'incredibile storia di amore e passione.

Il romanzo è stato un grande successo internazionale ed è stato tradotto in oltre 30 lingue. È stato adattato per il cinema nel 1976 da Bruno Barreto e nel 2017 da Pedro Vasconcelos.

Il romanzo è un'allegoria della natura umana, che è spesso duale e contraddittoria. Dona Flor rappresenta la donna che cerca l'amore e la passione, ma anche la donna che cerca la sicurezza e la stabilità. Il romanzo è anche una satira della società brasiliana, che è spesso conservatrice e patriarcale.

La trama

I – La morte di Vadinho, primo marito di Dona Flor, la veglia e la sepoltura del suo corpo (al cavaquinho - il chitarrino il sublime Carlos Mascarenhas).

Intervallo –Un breve (apparentemente inutile) resoconto della polemica sulla paternità di una poesia anonima circolata di bar in bar, in cui un poeta piangeva la morte di Vadinho - qui viene finalmente svelando la vera identità dell'ignoto cantore, sulla base di prove concrete (l’incommensurabile sonetto di Robato Filho)

II - Dal tempo iniziale della vedovanza, un tempo di disgusto, di lutto chiuso, con ricordi di ambizioni e inganni, di corteggiamento e matrimonio, della vita coniugale di Vadinho e Dona Flor, con carte e dati e la dura attesa ormai senza speranza (con Edgard Cocô al violino, Caymmi alla chitarra e il dottor Wlater da Silveira con il suo flauto incantato).

III - Il tempo del lutto alleviato, l'intimità della vedova nel suo isolamento e nella sua veglia di giovane donna bisognosa; e come arrivò onorata e mite al suo secondo matrimonio quando il peso del defunto era già sulle sue spalle (con Dona Dinorá e la sua sfera di cristallo).

IV - La vita di Dona Flor, in ordine e in pace, senza turbamenti né batticuore, con il suo secondo e bravo marito, nel mondo della farmacologia e della musica amatoriale, brillando nei salotti, e il coro dei vicini che le ricorda la sua felicità (con il dottor Teodoro Madureira in un assolo di fagotto).

V- Della terribile battaglia tra spirito e materia, con eventi unici e circostanze sorprendenti che potevano accadere solo nella città di Bahia, e chi vuole credere alla storia deve crederci (con un coro di atabaques (tipico tamburo brasiliano) e agogôs (altro strumento a percussione di orgine africana, tipico del Sudamerica) e con Eshu che intona una canzone di sostegno: Já fechei a porta, Já mandei abrir).

La nostalgia per la Bahia bohémienne degli anni ‘40

I personaggi

Dona Flor:

Vadinho: 

Teodoro: 

Adattamenti 

Cinema 

Teatro 

Biografia di Jorge Amado

Opere

0 commenti:

Posta un commento